Chiuderà a fine anno l'inceneritore di Ravenna. A deciderlo la Regione Emilia-Romagna che insieme al Comune e a Hera ha definito la 'road map' che servirà per gli ultimi adempimenti tecnici e organizzativi. "Ce lo possiamo permettere, perché in questi anni abbiamo lavorato affinché il Piano regionale garantisse quelle previsioni che qualcuno diceva fossero illusioni", dice il presidente Stefano Bonaccini con una frecciata al Ministro dell'Interno: "Salvini disse che ci voleva un inceneritore in ogni provincia, dunque avremmo dovuto costruirne dei nuovi... A proposito di chi parla e di chi fa..." La chiusura, spiega la Regione, "non comprometterà l'autosufficienza dell'Emilia-Romagna nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti", che sarà garantita da un lato attraverso l'utilizzo degli altri impianti presenti nel territorio e grazie all'aumento della raccolta differenziata che nel 2018 è arrivata al 68%, cinque punti in meno rispetto all'obiettivo 2020 fissato dal piano regionale.
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