"Faziosi" i treni della memoria che ogni anno portano centinaia di studenti nei luoghi in cui si consumò l'Olocausto, in particolare nei campi di sterminio nazisti di Auschwitz e Birkenau. Treni "che sfruttano ragioni di parte": con questa motivazione il sindaco di Predappio, il comune forlivese che ha dato i natali a Mussolini, decide di non dare più il contributo economico della sua amministrazione al viaggio al campo, che si trova in Polonia, di un paio di studenti. Una scelta che indigna l'Anpi e una parte politica, Pd e Cinque Stelle, nel giorno in cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lancia un monito alla solidarietà e contro l'odio dopo la notizia dell'assegnazione della scorta alla senatrice a vita Liliana Segre, che della Shoah è sopravvissuta e oggi si ritrova vittima di centinaia di messaggi d'odio al giorno.
A denunciare l'episodio è un'associazione predappiese, 'Generazioni InComune', che segnala la volontà del Comune di negare il contributo economico per la partecipazione di un ragazzo della scuola superiore al progetto 'Promemoria Auschwitz - treno della Memoria'. Una scelta su cui il sindaco, Roberto Canali, eletto a maggio con una lista di centrodestra che ha strappato alla sinistra un suo storico feudo, non intende tornare indietro. E che anzi difende e motiva. Canali premette di non essere contrario al 'Treno della Memoria', ma afferma di non aver ritenuto di collaborare "con chi i treni della memoria li fa andare in una sola direzione sfruttando per ragioni di parte una tragedia che ha segnato l'umanità".
Canali insiste sull'importanza che "la conoscenza di quanto accaduto in Italia e in Europa nel secolo scorso sia scolpita nella mente di tutti. Solo conoscendo la storia - dice - si può evitare di ripetere gli errori e gli orrori del passato". "Tutti dovrebbero visitare Auschwitz", dice il sindaco, che però aggiunge: "Quando questi treni si fermeranno per conoscere quanto successo alle foibe o al Muro di Berlino per conoscere la tragedia di 50 anni di comunismo, vorrà dire che si vorrà avere memoria della storia a 360 gradi e allora saremo lieti di collaborare". Il segretario del Pd Nicola Zingaretti definisce la scelta il "frutto avvelenato" prodotto da una "destra che condanna l'antisemitismo solo a parole". Per il ministro della Cultura Dario Franceschini è una decisione che fa rabbrividire. Il ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti invita il sindaco ad Auschwitz il prossimo gennaio.
L'Anpi è indignata, e preoccupata. "Qualche segnale lo avevamo avuto - dice all'ANSA Miro Gori, presidente della sezione di Forlì-Cesena dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia - ma leggere oggi la notizia dello stop al contributo per il 'Treno della memoria' da parte del Comune ci ha colpito". Non solo è "un brutto segnale" ma è anche "un errore colossale". "Far conoscere la tragedia dei 6 milioni di trucidati dai nazifascisti credo sia il livello minimo sindacale della democrazia e della conoscenza". "Nessuno ha mai fatto battaglia contro le Foibe" e i viaggi della memoria ad Auschwitz, aggiunge, "non sono certo una fucina di comunisti". Non lascia indifferenti che la decisione arriva da un comune con un carico storico e simbolico non neutro.
Predappio è il comune che ha dato i natali a Benito Mussolini e che custodisce le spoglie del Duce. La sua cripta ogni anno negli anniversari della nascita e della marcia su Roma è meta di pellegrinaggi 'nostalgici' di migliaia di persone, contestati puntualmente anche dall'Anpi, per i quali sono illegali e rei di apologia di fascismo.
Intanto per i ragazzi ai quali verrà a mancare il contributo comunale di Predappio è scattata una gara di solidarietà: si offrono di pagare il viaggio ad Auschwitz il dem Emanuele Fiano, le sezioni regionali dell'Emilia-Romagna di Pd e Movimento Cinque Stelle. La sindaca di Roma Virginia Raggi invita gli studenti delle scuole di Predappio a partecipare al prossimo viaggio della Memoria organizzato da Roma Capitale. All'Anpi di Forlì si è perfino presentata di persona una cittadina che si è offerta di dare i suoi risparmi per permettere ai giovani di guardare coi propri occhi cosa resta della macchina letale dell'Olocausto. E di capire, affinché non accada mai più.
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