Il tribunale di Sorveglianza di Bologna ha concesso la semilibertà a Catia Caliti, condannata in via definitiva a 16 anni per l'omicidio del padre. La donna, 57 anni, era in carcere dal 22 febbraio 2010, quando fu arrestata per aver ucciso il genitore 88enne, a Carpi, in provincia di Modena.
In primo grado fu condannata a 30 anni, ridotti a 16 in appello con il riconoscimento di tutte le attenuanti. La pena e' stata confermata in Cassazione. Nel 2017, sempre in accoglimento di un reclamo del suo difensore, i giudici decretarono uno sconto di pena di oltre quattro mesi e mezzo: aveva avuto a disposizione in cella uno spazio inferiore ai tre metri quadri, in violazione dell'articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo che proibisce il trattamento disumano o degradante.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it