BOLOGNA, 6 DIC - E' stato colpito alle spalle, all'altezza della scapola destra. E' una delle prime informazioni emerse dall'autopsia eseguita sul corpo del giovane trovato morto ieri mattina a 20 metri dall'abitazione del custode che ha esploso, dalle finestre, cinque colpi di arma da fuoco. Assieme al medico legale Alberto Amadesi, ha partecipato all'accertamento autoptico anche il perito balistico Raffaella Sorropago che, da Roma su richiesta della Procura, da questa mattina alle 8 è stata impegnata con i rilievi a Villa Gessa a Bazzano, nella campagne della Valsamoggia nel Bolognese.
Fondamentale, per chiudere il cerchio sull'accaduto, sarà la sua relazione che si aggiungerà agli accertamenti eseguiti dai carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche. In mattinata, oltre ai Vigili del fuoco che sono intervenuti per alcune rilevazioni sulle condizioni degli edifici accanto alla dimora storica, è tornato a Villa Gessa in via Ghiarino anche il custode 68enne che, al momento, rimane indagato a piede libero per omicidio preterintenzionale.
Oltre ad avere controllato i suoi cani, ha seguito alcuni accertamenti fornendo la stessa spiegazione che, come riportato dall'avvocato Giovanni Donati, ha riferito durante l'interrogatorio di ieri pomeriggio in caserma alla presenza del pm Manuela Cavallo, titolare delle indagini. Ieri mattina, ha detto il custode, dopo avere sentito rumori provenire dalla porta di casa intorno alle 4, ha preso la revolver calibro 38, regolarmente detenuta, e ha sparato, da due finestre al primo piano, cinque colpi in tutto. Ha assicurato di averlo fatto perché, spaventato, voleva intimidire e allontanare chi stava cercando di entrare nella sua abitazione. Dopo avere atteso qualche minuto, il 68enne è uscito e ha trovato, vicino a una catasta di legna, il corpo senza vita di un giovane, tra i 20 e i 25 anni e di carnagione chiara. Una persona che, ancora oggi, rimane senza una identità.
I carabinieri hanno chiesto la collaborazione degli organi di Polizia europei ed extraeuropei (Romania, Bulgaria, Polonia, Moldavia, Albania): gli investigatori vogliono capire se la vittima aveva precedenti di polizia nel paese d'origine o se è stata registrata qualche denuncia di scomparsa. Dal momento che sono stati denunciati ai militari della Compagnia di Borgo Panigale e del Nucleo investigativo cinque furti in via Ghiarino la notte in cui è morto il giovane nel giardino di Villa Gessa, incluso quello messo a segno nel capanno della dimora antica, come disposto dal comando provinciale di Bologna, hanno intensificato i controlli e programmato una copertura sulle 24 ore per la zona di Valsamoggia.
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