Ci sono "errori logici" ed "evidenti contraddizioni" nella sentenza con la quale la Corte d'appello di Bologna ha riconosciuto a Michele Castaldo le attenuanti generiche per l'omicidio di Olga Matei sulla base della sua confessione e valorizzando la perizia che aveva riconosciuto una "soverchiante tempesta emotiva e passionale" determinata dalla gelosia e il tentativo di risarcire la figlia della vittima. Così la Cassazione nelle motivazione della sentenza con cui l'8 novembre ha accolto il ricorso del procuratore generale di Bologna e disposto un nuovo giudizio sul riconoscimento delle attenuanti.
Tempesta emotiva? Attenuante se motivata
'In sentenza errori logici e contraddizioni, nuovo giudizio'