Nell'udienza al Palazzo di Giustizia di Mansura, in Egitto, è stato oggi deciso il prolungamento di altri 15 giorni della custodia cautelare in carcere in cui viene tenuto dall'8 febbraio scorso con accuse di propaganda sovversiva Patrick George Zaky, l'attivista e ricercatore egiziano di 28 anni studente all'Università di Bologna. La prossima udienza è fissata al 7 marzo. Lo rende noto l'avvocato della sua famiglia.
"Non ho mai scritto" i post su Facebook per i quali mi accusano, avrebbe detto il ricercatore nell'udienza, secondo quanto riferito da una fonte informata sul posto. Alla domanda del giudice: "È tuo l'account?", Zaky ha risposto di "no".
"È una decisione crudele e non necessaria, perché non c'è alcuna possibilità di inquinare prove o di modificare il corso delle indagini", commenta all'ANSA Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International in Italia. Si apre insomma "lo scenario peggiore", con una mobilitazione che "sarà lunga".