Sapere prima possibile qual è il rischio reale del paziente con Covid-19, se e come la sindrome evolverà e se sia o meno necessario il ricovero. In sostanza, un modello per "prevedere" la prognosi, un protocollo per migliorare la presa in carico del malato cui gli Usa stanno guardando con interesse. È il risultato di uno studio dall'equipe di radiologia dell'ospedale di Piacenza, che con oltre 800 vittime e 3.500 contagi è una delle province più colpite dal Sars-Cov2: l'analisi, pubblicata sulla rivista statunitense Radiology, si basa su una casistica significativa, la più ampia italiana pubblicata in letteratura scientifica. Lo riporta la stampa locale. L'equipe radiologica diretta da Emanuele Michieletti ha passato in rassegna il quadro clinico di 236 pazienti, prendendo in esame la porzione di polmone sana e incrociando la valutazione con la tac con altre caratteristiche: età, altre patologie, valori nel sangue. Questo permetterebbe di ottenere indicazioni cliniche per prevedere l'evoluzione della malattia ed evitare di dimettere persone con sintomi lievi che invece con più probabilità andranno incontro a un peggioramento.
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