Phon puntato alla tempia e limette alla gola. Si sono immortalati così oltre un centinaio di parrucchieri ed estetisti di Reggio Emilia, in rivolta contro il Governo per la riapertura delle loro attività prevista per il primo giugno.
"Rischiamo di morire e di chiudere tutti - ha spiegato all'edizione locale del Resto del Carlino Andrea Guerrieri, responsabile di settore per la Cna reggiana - Chiediamo di riaprire subito, mettendo in atto tutte le precauzioni del caso, tagliando i capelli a un cliente per volta". Proteste della categoria in tutta Italia. Stamattina a Napoli, davanti alla camera di commercio di piazza Bovio, barbieri e parrucchieri hanno allestito un salone a cielo aperto per pochi minuti, effettuando simbolici tagli di capelli. Lunedì scorso a Padova alcuni parrucchieri si erano incatenati ai negozi.
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