"Devo prendere atto, in questa crisi da virus, che le forze politiche e il Parlamento considerano l'autonomia comunale un problema e non una soluzione. La vicenda ultima di destinare su 55 miliardi solo 3,4 ai Comuni, Province e Città Metropolitane parla chiaro. Lo statalismo impera a sinistra e a destra in questo povero paese".
Così il sindaco di Bologna, Virginio Merola, in un duro intervento su Facebook dove descrive uno "statalismo che continua a identificare pubblico con dipendente statale e il Comune non come una delle istituzioni che formano la Repubblica, ma come vassallo dello Stato".
"Il livello di governo più vicino ai cittadini è quello con meno poteri e meno risorse e nei momenti di crisi è quello più colpito e soffocato da misure centralistiche statali", dice ancora, promettendo ai bolognesi "ai miei cittadini che farò di tutto per mantenere i conti in ordine e consolidare una base solida su cui andare avanti". Sempre nel post Merola ha parlato anche del futuro: "La barca la conduco fino al prossimo anno. Le chiacchiere sui candidati non sono, fino alla fine dell'emergenza, utili e comprensibili", ha detto, dopo che negli ultimi giorni, sulle cronache cittadine dei giornali, sono cominciati alcuni posizionamenti in vista delle candidature alle elezioni che dovrebbero essere nella primavera del 2021.
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