(ANSA) - REGGIO EMILIA, 12 GIU - Scioperi e stato di
agitazione a oltranza negli stabilimenti di Comer Industries,
azienda meccatronica reggiana. La vertenza si è aperta lunedì
quando l'impresa ha comunicato ai sindacati la volontà di
chiudere lo storico sito produttivo di Cavriago e trasferire
tutti i 150 lavoratori nell'unità di Reggiolo (a 40 km di
distanza).
Oltre allo sciopero di Cavriago, anche negli stabilimenti di
Reggiolo e di Pegognaga (nel mantovano), si sono svolte
assemblee. "Quando uno sciopero è partecipato all'unanimità
un'azienda dovrebbe ascoltare il grido dei lavoratori e farsi
delle domande", aggiungono Enrico Folloni (Fiom Cgil) e Jacopo
Scialla (Uilm Uil). Anche la Fiom di Mantova ha espresso tramite
il segretario Marco Massari "apprensione e solidarietà ai
colleghi reggiani, supportando la vertenza".
La decisione definitiva dell'azienda è attesa per martedì
quando incontrerà i sindacati. La volontà è quella di attuare il
trasferimento il 7 settembre motivandolo come "ottimizzazione
dei costi". Ma dietro alla scelta ci sarebbe una lotta interna
alla famiglia proprietaria Storchi: il nuovo ceo Matteo, a cui
lo zio Fabio (presidente Unindustria Reggio Emilia ed ex leader
di Federmeccanica) ha passato il testimone nel 2018, è accusato
dal 'vecchio' gruppo dirigente di distribuire dividendi
eccessivi. Il nodo tra le due fazioni sono i capannoni, di
proprietà di Finregg, finanziaria dei soci di minoranza di
Comer, Fabio e Fabrizio Storchi e non del nuovo amministratore
delegato.
"Stiamo parlando di una azienda che appena un mese fa ha
distribuito 7 milioni di euro di dividendi agli azionisti e che
ora si muove come se fosse in crisi chiedendo sacrifici ai
lavoratori che allungherebbero mediamente di due ore al giorno i
tempi di trasferimento da e per Reggiolo. Un comportamento
inconcepibile", sentenzia Simone Vecchi, segretario generale
Fiom reggiana. (ANSA).
Lavoro: scioperi a oltranza alla reggiana Comer Industries
L'azienda ha annunciato la chiusura di uno stabilimento