I Carabinieri di Bologna hanno sgominato una banda di quattro rapinatori, accusati di essere gli autori di due assalti in altrettante gioiellerie: 'Il gioielli di Valenza' al centro commerciale Meridiana di Casalecchio di Reno, presa di mira l 16 giugno, e 'Stroili oro' al centro Le Piazze di Castel Maggiore, colpita il 22 agosto. In carcere, raggiunti di provvedimenti di custodia cautelare, sono finiti un 23enne di Brindisi e tre albanesi fra i 24 e i 28 anni, domiciliati a Guiglia, nel Modenese.
Nel primo caso gli autori erano arrivati fingendo di essere fattorini, mascherina in volto e guanti sulle mani, ma impugnavano anche dei martelli con i quali, dopo avere intimato a commesse e clienti di non urlare, avevano frantumato gli espositori e rubato merce per quasi 80mila euro. Nell'assalto di agosto, si erano presentati incappucciati e armati di spranghe, usate per sfondare le vetrine sotto gli occhi dei dipendenti e razziare preziosi per 60mila euro. Ai quattro, gli investigatori sono arrivati esaminando i filmati della videosorveglianza, quelli di altre telecamere lungo le vie di fuga e analizzando il traffico telefonico.
I militari, coordinati dal Pm Giampiero Nascimbeni della Procura di Bologna, hanno bloccato il gruppo mentre stava organizzando una nuova rapina, in centro Italia, dopo che un'altra a Terni è stata sventata nel corso delle indagini. I tre albanesi sono stati portati nel carcere di Modena, il pugliese a Brindisi. Nelle perquisizioni domiciliari a Guiglia sono stati sequestrati capi di abbigliamento, calzature, passamontagna e i 'piedi di porco' utilizzati nelle rapine, oltre a piccole quantità di hashish e cocaina. Sempre nell'appartamento di Guiglia è stato rintracciato un altro cittadino albanese, arrestato per possesso di documenti di identità contraffatti.
Rapine in gioiellerie nel Bolognese, 4 arresti dei Cc
Banda accusata di due 'colpi', bottino 140mila euro