(ANSA) - REGGIO EMILIA, 03 OTT - Nessun messaggio in codice
sulle nuove piattaforme digitali: una telefonata e consegna a
domicilio, anche sul posto di lavoro. Funzionava così l'attività
di due 'pusher', due fratelli albanesi .
Nel corso delle indagini i militari hanno documentato un
migliaio di cessioni di cocaina e un quinquennio di spaccio. Ai
due protagonisti della vicenda sono state sequestrate anche le
auto - una Citroen C3 e una Opel Corsa - usate per recapitare
ai 'clienti' le loro ordinazioni.
L'attività degli uomini dell'Arma ha avuto l'importante
svolta alla fine dello scorso agosto con l'arresto di uno dei
due fratelli, il 37enne, sorpreso spacciare una dose di cocaina
all'interno dell'officina di un cliente dove si era recato per
la consegna dello stupefacente.
L'uomo era stato trovato in possesso di 20 dosi di cocaina,
contante per oltre 1.500 euro e due smartphone per i contatti
con i clienti. A casa dell'arrestato, poi, sono stati
sequestrati due bilancini di precisione, ulteriori 13 grammi di
cocaina in sasso, sostanza da taglio e un'agenda con appunti
contabili. Gli sviluppi investigativi sull'arresto in flagranza
di reato hanno portato a ricostruire un quinquennio di spaccio
da parte del 37enne e ad accertare che nell'ultimo anno
'l'attività era condotta con il concorso del fratello. (ANSA).
Consegna di cocaina a domicilio, arrestati due fratelli
Nel Reggiano. Sequestrate auto usate per recapitare droga