La Corte di assise di Ferrara ha condannato all'ergastolo Saverio Cervellati, 53enne imputato per l'omicidio di Cinzia Fusi, 34, morta a Copparo il 24 agosto 2019 dopo che il compagno e datore di lavoro la colpì ripetutamente con un mattarello. Dopo l'aggressione, al culmine di una lite per motivi di gelosia nel garage del negozio dove entrambi lavoravano, era stato lo stesso Cervellati a chiamare le forze dell'ordine.
I giudici (presidente Piera Tassoni, a latere Sandra Lepore) hanno riconosciuto il risarcimento da quantificarsi in sede civile alla parti civili, difese dall'avvocato Denis Lovison: i familiari della vittima, padre, madre, cugina e zia, oltre che i Comuni di Copparo e di Riva del Po Reno, dove risiedeva Fusi. Per i genitori è stata disposta una provvisionale di 150mila euro ciascuno.
Alla pena dell'ergastolo si è arrivati grazie alla norma che impedisce per questi tipi di reato di chiedere l'abbreviato e al riconoscimento dell'aggravante di un fatto commesso contro una persona alla quale si è legati da una relazione affettiva.
"Sono soddisfatto dell'esito del processo, istruito in maniera precisa, puntuale e veloce dal presidente e del fatto che le istanze delle parti civili che ho assistito e difeso - dice l'avvocato Lovison - sono state riconosciute. Sono contento per i genitori: i processi non possono far tornare in vita le persone, ma abbiamo concorso, grazie anche al lavoro del pm Fabrizio Valloni, a far applicare la pena di giustizia".
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