"Sappiamo leggere i trucchetti della politica, e l'emergere del nome di De Maria ci fa capire che si è tornati a pensare che l'elettorato sia una massa senza forma e senza anima. Saremo entusiasti se si aprirà un percorso che porta a primarie di coalizione. Ma non aprite la porta ai fantasmi del palcoscenico. Altrimenti se ne chiuderanno molte altre". E' l'appello dei promotori delle Sardine che, nell'animarsi del dibattito sulle prossime comunali di Bologna, intervengono con un articolo pubblicato su 'Cantiere Bologna'.
Nei giorni scorsi, infatti, nell'impossibilità di trovare un nome che metta d'accordo tutti dentro il Pd, è emersa l'ipotesi della candidatura del deputato Andrea De Maria. Le primarie, nelle forme che saranno rese possibili dall'emergenza sanitaria, sono invocate soprattutto dall'assessore uscente Matteo Lepore e invise alla dirigenza locale del Pd, che preferirebbe una decisione fatta con consultazioni interne.
"Oggi ci sentiamo presi in giro di fronte alle modalità con cui, alcuni, vorrebbero determinare il futuro della nostra città. Con l'aggravante di essere proprio in quella città che più da vicino avrebbe dovuto comprendere il segnale implicito lanciato dalle sardine. Dodici mesi fa abbiamo smesso di essere spettatori. Non pretendiamo caviale e champagne, né vogliamo la Luna, semplicemente non possiamo più farci andare bene tutto. Per questo lo diciamo ora prima che i giochi siano chiusi".
"Chiedo rispetto - la replica di Andrea De Maria - per i militanti del Pd di Bologna ed il loro dibattito. Come il PD lo deve ai suoi interlocutori, senza arroganza e con spirito di apertura, così lo stesso rispetto è dovuto ad una grande comunità politica di donne ed uomini, com' è il Pd, a Bologna in particolare".
De Maria continua a smentire un proprio impegno diretto. "Se mai vorrò mettere a disposizione la mia candidatura - dice - lo farò pubblicamente, spiegandone le ragioni. Ho sempre fatto così. Come pubblicamente ho spiegato le ragioni per cui non ho avanzato la mia candidatura a Sindaco, nonostante me lo abbiano chiesto in diversi. Quindi devo registrare come la mia candidatura evidentemente faccia paura, malgrado l'abbia smentita più volte, forse perché metterebbe in discussione equilibri di potere e accordi politici consolidati da tempo. Si perché anche io so 'leggere i trucchetti della politica' e vedo 'le modalità con cui sta emergendo il nome del deputato De Maria'. Ma per me non mi preoccupo".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it