"Sto coronavirus è stato proprio un buon affare". Così parlava al telefono, ignaro di essere intercettato dalla Guardia di Finanza di Rimini perché tra i soggetti già colpiti da sorveglianza speciale per camorra, il gestore di un'azienda operante nel settore delle sanificazioni anti Covid-19 tra Rimini e Pesaro che questa mattina è stata posta sotto sequestro preventivo dalle fiamme gialle. Un provvedimento eseguito al termine di indagini 'Dirty cleaning' del nucleo di Polizia economico finanziaria di Rimini, diretta dalla locale Procura, finalizzate al contrasto di intestazioni fittizie di beni e tentativi di infiltrazione della criminalità nell'economia legale della provincia romagnola. Quando col primo lockdown, la sua società con sede a Pesaro, intestata a un prestanome e operante nel settore delle sanificazioni era decollata nei fatturati, sono scattate le verifiche che oggi hanno portato i militari del comando provinciale della Guardia di finanza di Rimini, ad eseguire il decreto di sequestro preventivo. Sotto sequestro la ditta con sede a Pesaro, quattro le persone indagate a vario titolo per intestazione fittizia (tra cui il gestore intercettato), diverse le perquisizioni a Pesaro, Rimini e anche Trento.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it