Una vera e propria fabbrica di marijuana quella scoperta in un cascinale dai carabinieri a Sant'Anna di Poviglio, nella Bassa in provincia di Reggio Emilia. I militari hanno sequestrato oltre 500 piante dell'altezza di circa 30 centimetri e un impianto di areazione, irradiamento e irrigazione in grado di riprodurre l'habitat tropicale perfetto per la crescita dello stupefacente, del valore di 100.
L'inchiesta - che si è avvalsa anche dell'utilizzo di droni in dotazione alla polizia provinciale reggiana - è stata avviata dopo una segnalazione di un anomalo sovraccarico di energia elettrica proveniente dal casolare, avanzata dal gestore della fornitura. I servizi di appostamento sono durati per tutta la giornata di ieri e stanotte, ma non hanno consentito di individuare alcuna presenza. All'alba è scattato il blitz. Gli inquirenti hanno fatto irruzione nel piano rialzato dov'era allestito un alloggio costituito da un letto e da alcuni arredi, trovato però disabitato. Le indagini ora continuano per risalire agli 'imprenditori' della droga, la quale - secondo gli investigatori - sarebbe stata destinata al mercato illeciti del Nord Italia.
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