Fruscii di sete e filati preziosi, fogge e accessori dalla infinita gamma cromatica, sontuosi arredi dai bagliori dorati, inchini leggiadri tra dame agghindate e gentiluomini in spadino. È un incontro tra due delle più raffinate civiltà estetiche del Settecento italiano - la bolognese da una parte, la veneziana dall'altra - quello che va in scena nella mostra 'Le plaisir de vivre.
Promosso da Istituzione Bologna Musei-Musei Civici d'Arte Antica in collaborazione con Fondazione Musei Civici di Venezia, il progetto espositivo - curato da Mark Gregory D'Apuzzo, Massimo Medica e Chiara Squarcina - costituisce l'apice conclusivo delle celebrazioni che nel 2020 hanno accompagnato il centenario del Museo Davia Bargellini e l'omaggio al suo fondatore Francesco Malaguzzi Valeri, che il 30 maggio 1920 lo inaugurò all'interno del senatorio Palazzo Bargellini nel corso del suo incarico come Direttore della Pinacoteca di Bologna e Soprintendente alle Gallerie di Bologna e della Romagna.
'Le plaisir de vivre', arte e moda del Settecento veneziano
Promossa da Bologna Musei e Fondazione Musei Civici di Venezia