Emilia Romagna

Dosi di vaccino ai parenti a Modena, pm chiede l'archiviazione

'Fu una gestione improvvisata e non preordinata'

Redazione Ansa

La Procura di Modena chiederà l'archiviazione del fascicolo aperto contro ignoti, per abuso d'ufficio, sulla vicenda delle dosi di vaccino avanzate e somministrate ad alcuni parenti del personale sanitario all'ospedale modenese di Baggiovara.
    Dalla ricostruzione fatta dai Nas il 5 febbraio, è emerso che un'ora prima della chiusura di una giornata in cui avevano somministrato circa mille dosi, verso le 20, gli operatori si sono accorti di un'eccedenza, su dieci postazioni, di 11 dosi di vaccino, dopo l'apertura di un flacone e la diluizione con la soluzione fisiologica. Dal momento che il vaccino Pfizer viene conservato a -80 gradi e una volta aperto il flacone, quello che rimane, se non utilizzato, deve essere buttato, gli operatori, in mancanza di indicazioni specifiche, arrivate solo nei giorni successivi, hanno prima cercato nei reparti le persone aventi diritto disponibili. E ne hanno trovate tre, tra cui un volontario. Poi, a quel punto, hanno chiamato i familiari, somministrando ulteriori sei vaccini.
    Si è quindi trattato, secondo la Procura modenese guidata dal procuratore facente funzioni Giuseppe Di Giorgio, di una gestione improvvisata, ma non preordinata: non avevano cioè gestito le dosi per far rimanere dei vaccini e darli ai parenti.
    La notizia è emersa nei giorni successivi da un post su Facebook di uno di loro. Si è rilevata dunque l'insussistenza del profilo penale, mentre resta aperto il versante disciplinare: nell'immediatezza due medici e un volontario erano stati sospesi dall'incarico al centro vaccinale.

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