"Le nuove regole? Sono necessarie, i contagi si sono alzati nelle ultime settimane.
Servono però più controlli perché non tutti indossano le mascherine o rispettano le restrizioni".
Il provvedimento, deciso con Ausl e Regione Emilia-Romagna, riguarda 160mila abitanti divisi in 14 Comuni del circondario imolese e della confinante provincia di Ravenna. "Il primo provvedimento è stato chiudere le scuole - racconta una residente uscita da un forno a due passi da Piazza Matteotti - noi abbiamo tre nipoti a casa e organizzare la didattica a distanza non è semplice. I casi sono in aumento, in particolare tra i giovani, considero giusto il rafforzamento della zona arancione. Dobbiamo limitare gli spostamenti e stare a casa più che possiamo".
"Non ci resta che aspettare i vaccini - prosegue un anziano mentre sfoglia il giornale - se riusciamo a farlo tutti ci proteggiamo di più". "Distanze, mascherine e pochi spostamenti - aggiunge la moglie accanto a lui - rispettiamo le regole, ma facciamolo tutti". Per pianificare i controlli il Comune si sta organizzando con la prefettura.
"Quando si apre tutto si rischiano assembramenti, la gente, soprattutto i giovani, si danno alla pazza gioia - conclude una studentessa prima di entrare in un negozio - io ho preso il coronavirus e non è stato semplice. Possiamo superare questo momento solo con comportamenti responsabili condivisi". (ANSA).
Covid: Imola arancione scuro, residenti approvano la misura
'E' giusta, crescono i contagi, ora servono i vaccini'