Quadro complessivamente "critico" per le strutture ospedaliere dell'Emilia-Romagna per cui da ieri e fino a scenari epidemiologici più favorevoli, è stata decisa la sospensione delle attività di ricovero programmate procrastinabili in tutte le Aziende sanitarie della regione. Sono garantite le urgenze.
La Regione precisa che in 14 mesi - da inizio pandemia - è stato realizzato un robusto piano di rafforzamento (+70%) della rete ospedaliera, a partire dai posti letto di terapia intensiva, passati dai 449 di fine 2019 ai 760 totali di oggi, di cui 605 permanenti e 155 temporanei. All'8 marzo, dei 760 posti letto di terapia intensiva complessivi della regione sono 333 quelli attivati per i pazienti Covid e ne risultano occupati 286 (50 pazienti in più solo nell'ultima settimana). Si tratta dell'occupazione del 90% dei posti di terapia intensiva al momento dedicati al Covid, ma la regione può contare su altri 427 posti letto attivabili. Per quanto riguarda i posti letto ordinari, al momento è occupato il 47,2% del totale della regione. I posti attivati per Covid sono 3.046 e di questi 2.563 sono occupati, l'86%. Nel privato accreditato risulta occupato il 54% dei posti Covid ordinari, in numeri assoluti 460 su 837 (+155 nell'ultima settimana).