Emilia Romagna

Vaccini, dal 15 marzo agli over 75 e persone con patologie gravi

Donini: 'Situazione impegnativa, aumenteremo ancora posti letto'

Redazione Ansa

Da lunedì 15 marzo in Emilia-Romagna la campagna di vaccinazione sarà estesa a un'ulteriore fascia di popolazione: potranno prenotarsi le persone con patologie gravi e i cittadini tra i 75 e i 79 anni. Ad oggi sono quasi 500mila (492.753) le somministrazioni di vaccino effettuate: 336.217 prima dose e 156.536 seconda dose. Per quanto riguarda il tipo di vaccino utilizzato, 433.694 sono somministrazioni Pfizer, 17.217 Moderna, 41.842 Astrazeneca, di cui 33.436 effettuate dai medici di medicina generale al personale scolastico. L'Emilia-Romagna è la regione che più ha vaccinato, insieme al Lazio, le persone più fragili o esposte, quindi gli over 80 e gli operatori sanitari.

"La situazione epidemiologica è significativa e molto impegnativa, soprattutto a causa della diffusione della variante inglese, con elementi di preoccupazione principalmente rispetto a Bologna", ha sottolineato l'assessore regionale alla Salute, Raffaele Donini. "Continueremo ad aumentare i posti di reparti Covid e di terapia intensiva per reggere a questa nuova ondata epidemica - ha aggiunto Donini - ma al contempo a potenziare le attività di presa in carico dei pazienti Covid sul territorio, grazie anche all'azione delle Usca".

Le persone tra i 75 e i 79 anni, circa 210mila in tutta la regione, potranno prenotare agli sportelli dei Centri unici di prenotazione (Cup), o nelle farmacie che effettuano prenotazioni Cup, online attraverso il Fascicolo sanitario elettronico (Fse), l'App ER Salute, il CupWeb (www.cupweb.it), oppure telefonando ai numeri previsti nella Usl di appartenenza per la prenotazione telefonica. Al momento della prenotazione, al cittadino saranno comunicati la data, il luogo dove recarsi e tutte le informazioni necessarie. Nel caso in cui non sarà possibile essere trasportati per fare la vaccinazione, ci si può rivolgere direttamente alla propria Azienda Usl. Per prenotarsi non serve la prescrizione medica: bastano i dati anagrafici o, in alternativa, il codice fiscale. Le persone 'estremamente vulnerabili', indipendentemente dall'età, saranno contattate e prese in carico direttamente dalle Aziende sanitarie di riferimento, e quindi non dovranno prenotare. Si tratta di circa 740mila cittadini: tra questi vi sono anche ultra75enni.

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