Trend di contagi in crescita tra le fasce più giovani della popolazione, in particolare per le età 6-18 anni, "che registra l'aumento più significativo" delle ultime settimane, ma anche pazienti Covid negli ospedali sempre meno anziani: nell'ultima settimana la maggior parte dei nuovi ricoverati (quasi il 27%) ha tra i 40 e i 59 anni. È quanto emerso dai dati forniti da Antonio Brambilla, direttore generale dell'Azienda Usl di Modena nel punto settimanale con la stampa in videoconferenza.
Per quanto riguarda i contagi nel Modenese, nella settimana 28 febbraio-6 marzo l'incidenza di nuovi casi di coronavirus su 100mila abitanti per gli adolescenti tra 11-13 anni era di 739 (in crescita da un'incidenza di 434 casi della settimana 21-27 febbraio e da 358 del 14-20 febbraio). L'altra fascia più colpita, fra i giovanissimi, quella di età 14-18 anni con un'incidenza nell'ultima settimana di 627 casi per 100mila abitanti (da 504 del 21-27/2 e 297 del 14-20/2). A seguire la fascia di età 6-10 anni, con un'incidenza nell'ultima settimana di 614 casi (da 497 del 21-27/2 e 359 del 14-20/2). Questi dati, ha sottolineato Brambilla, indicano che i "provvedimenti fin qui presi sono assolutamente adeguati". Modena e provincia sono in 'zona rossa' da una settimana, le scuole chiuse.
Da Modena, un ragazzino di 14 anni ieri sera è stato ricoverato in terapia intensiva a Bologna, al Policlinico Sant'Orsola. Le sue condizioni sono gravi. Lo riporta Repubblica Bologna. Non avrebbe importanti patologie pregresse ma su questo aspetto sono in corso approfondimenti. Poche settimane fa sempre al Sant'Orsola era stata ricoverata con sindrome Covid-19 anche una bambina di undici anni, tuttora ricoverata in prognosi riservata nella rianimazione Covid del policlinico.
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