Aumentano le persone che "per le conseguenze della pandemia, hanno bisogno di aiuto" e hanno ricevuto un pasto caldo nelle 14 mense francescane di 13 città italiane che, nell'ultimo anno, hanno servito 500mila pranzi e cene, il 40% in più rispetto a un anno ordinario. Tra chi si è presentato per ricevere 'kit alimentari', da consumare all'aperto o in condizioni di sicurezza per evitare i contagi, "sono cresciuti coloro che hanno perso il lavoro" e "famiglie che, prima della pandemia, vivevano una vita serena", segno di quanto "l'emergenza Covid-19 stia indebolendo fortemente il tessuto sociale, peggiorando le condizioni dei più fragili".
Sessantamila sono stati i pasti distribuiti solo a Bologna.
"Dal nostro osservatorio - spiega - notiamo un'importante crescita delle persone che hanno bisogno di aiuto: tra i nuovi ospiti delle mense, ci segnalano i volontari, tante persone che hanno perso il lavoro, per le conseguenze della pandemia, e che fanno fatica a chiedere aiuto perché provano vergogna per la loro nuova condizione. Ci sono anche famiglie, spesso con bambini piccoli - prosegue - che ora sono in difficoltà. Chi ha bisogno di aiuto non può essere lasciato solo, soprattutto in questa situazione così difficile".
Le mense servono circa 1.200 pasti al giorno, 36mila al mese.
Per la Pasqua, Antoniano consegnerà, a famiglie e persone bisognose, anche uova di cioccolato e colombe. "C'è un futuro che ora prende forma - conclude fra' Cavalli - certamente con il vaccino, ma soprattutto grazie all'infaticabile disponibilità del personale sanitario, di tantissimi giovani mai stanchi di mettere a disposizione il loro tempo. La tenacia di tantissimi a inventare possibilità di incontro, di sostegno, di cura dell'altro".
Covid: Antoniano, in mense sempre più disoccupati e famiglie
'Serviti 500mila pasti caldi, pandemia indebolisce più fragili'