A Bologna basta il primo giorno di campagna per infiammare la battaglia delle primarie per il candidato sindaco del centrosinistra. Se ieri la sindaca di San Lazzaro Isabella Conti, ex Pd e oggi in Italia viva, aveva annunciato la sua discesa in campo, oggi è l'assessore Pd Matteo Lepore a presentare la candidatura per le primarie e ad avvertire: "Bologna è scesa in piazza quando Salvini ha riempito il PalaDozza e credo che Bologna verrà volentieri a votare alle primarie per sostenere anche chi vuole mantenere questa città la più progressista d'Italia". Il riferimento è alla manifestazione che vide la nascita delle Sardine.
Lepore tiene la sua conferenza stampa di presentazione davanti a una biblioteca intitolata a Mirella Bartolotti, la prima donna della storia in una giunta bolognese. E picchia sulla vicinanza della rivale all'ex premier Matteo Renzi, che l'ha lanciata il 6 aprile: "Penso che sia un fatto che sia stata candidata da Matteo Renzi, perché fino a prima di Pasqua ha detto che non si sarebbe mai candidata a sindaco di Bologna", attacca l'assessore alla Cultura, ala sinistra Pd. L'affondo più duro, Lepore lo riserva all'ex segretario (che sostenne in occasione del congresso 2013): "Renzi ha deciso di dare una lettura nazionale delle primarie di Bologna", accusa. Il candidato Pd spinge sul nodo alleanze, assicura di essere la figura giusta per "unire una coalizione di centrosinistra" e mette paletti: ok al confronto con le forze "del nuovo centrosinistra", quindi "M5s, gli ecologisti, la sinistra". Iv "a livello nazionale deve chiarire se c'è in questo centrosinistra".
Per il programma amministrativo l'accento va sui nidi: Conti li vuole gratuiti come a San Lazzaro, Lepore propone di usare i fondi a disposizione per costruirne di nuovi. Conti replica dura: "Non prendo lezioni di schiena dritta né di autonomia da nessuno". Il passato, per la sindaca al secondo mandato a San Lazzaro (dove è stata riconfermata nel 2019 con l'80%), parla chiaro: "Tutti quelli che pensavano di essere in qualche modo miei capi, dal 2014 in avanti si sono resi conto che io non ho capi". E "quelli che pensavano di poter condizionare il mio operato nel 2014 sapete com'è finita, alcuni di loro li ho portati in Procura". Il riferimento è al braccio di ferro con le coop per la Colata di Idice, insediamento bloccato nel 2015.
Per ribadire la sua autonomia Conti non esclude di lasciare il direttivo di Iv: "Se questo è un elemento dirimente io sono dispostissima a fare un passo indietro e spogliarmi di qualunque alibi". Mentre sul fronte alleanze, promette un fronte ampio dalla sinistra ai centristi sullo stile delle Regionali 2020: "Il modello Bonaccini è il modello vincente" Nel confronto Lepore-Conti manca ancora Alberto Aitini, assessore, che fa riferimento a Base riformista. Ora, però, si fa sul serio. Renzi ribadisce il suo sostegno a Conti: "Sarai una grandissima sindaca di Bologna, ne sono certo. Queste primarie 2021 a Bologna potrebbero essere simili a quelle 2009 a Firenze, scommettiamo?".
Francesco Boccia, responsabile enti locali Pd, si limita a parlare di "due belle notizie che danno il senso del centrosinistra". E se a Bologna ormai la campagna è iniziata, a Roma stasera si riunisce il tavolo del centrosinistra. Il Pd propone di indire le primarie il 20 giugno: oltre a Calenda, è fuori anche Iv. Tra i dem è in pole Gualtieri. Mentre il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, dice: "In queste ore girano tanti retroscena ma il tema è molto semplice: a me fa piacere questo calore e anche fiducia nei confronti del lavoro come amministratore, è un risultato della nostra comunità e del buon governo. Voglio continuare a svolgere questo ruolo".
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