Con una mitra rosa in testa, sfilano lasciando impronte (rosa anche queste) sui volti di Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Simone Pillon, Mario Adinolfi, Viktor Orbàn, Donald Trump e Papa Francesco. Una performance per lanciare la settimana transnazionale di iniziativa e mobilitazione femminista e transfemminista, dal 26 giugno al 3 luglio, che coinvolge numerose realtà sul territorio bolognese che insieme hanno deciso di andare verso un Pride unitario.
Due gli appuntamenti principali. Giovedì 1 luglio, alle 18, in piazza dell'Unità, ci sarà il corteo transfemminista e transnazionale in occasione della data in cui la Turchia si ritira ufficialmente dalla convenzione di Instabul per la lotta contro la violenza sulle donne. "Ci mobilitiamo insieme alle donne e alle persone Lgbtqia+ che in Turchia stanno combattendo contro l'autoritarismo patriarcale di Erdogan. L'attacco alla convenzione di Istanbul che mira a prevenire e condannare la violenza maschile e di genere ci riguarda direttamente", sottolineano i collettivi e le associazioni Lgbtqia+ di Bologna e il nodo locale di Non Una Di Meno. Poi, il 3 luglio, sarà il giorno del Rivolta Pride #moltopiùdi Zan, l'appuntamento annuale dell'orgoglio Lgbtqia+ che quest'anno "assume connotati molto più radicali". Il ritrovo è alle 15 con partenza alle 16.30 dal parco di Villa Angeletti, per scendere in piazza contro la violenza strutturale e patriarcale rivendicando la propria autodeterminazione.
"Quest'anno il Pride sarà Rivolta Pride. Prendiamo parola per rivendicare molto più di Zan, perché una misura repressiva non ci basta. Non abbassiamo la testa e non rimaniamo in silenzio".
A Bologna Rivolta Pride, performance impronte rosa su volti noti
Per lanciare settimana mobilitazione femminista-transfemminista