'Futura. I domani della fotografia' è il tema della 30/a edizione del Si Fest, in programma a Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) dal 10 al 12 settembre.
"Da sempre la fotografia è stata lo strumento prediletto per sondare, scoprire e portare alla luce ciò che non era ancora evidente ai più, per portarci in mondi lontani o anche solo per rivelare la verità nei mondi a noi vicini", commenta il direttore artistico Denis Curti.
La riflessione sulla natura e sull'impatto dell'uomo su di essa inizia con la mostra 'Uguale ma diverso. Same But Different', di Arno Rafael Minkkinen, che da oltre cinquant'anni si dedica all'autoritratto. Il medesimo ecosistema è ripreso dalle immagini di Esther Horvath in 'Polarnight': per quattro mesi l'autrice è stata a bordo di una nave rompighiaccio tedesca che doveva raccogliere dati sull'atmosfera, l'oceano e i processi biogeochimici per elaborare modelli climatici globali.
Già trent'anni fa, alla prima edizione del Festival, Mario Vidor aveva portato le sue poetiche immagini che ritraevano l'immensità e la poesia dell'acqua: in 'Riflessi sull'acqua', riproposta per questo compleanno speciale, aveva voluto testimoniare la magia dei riflessi sulla superficie, una sorta di contemplazione di un elemento fondamentale per la vita della Terra. 'Dreams' di Elena Givone è invece un fotoreportage in zone abitate dalla disperazione: le favelas di Florianopols e il carcere minorile di Salvador de Bahia, l'arido Mali e gli orfanotrofi in Myanmar, le zone più povere in Sri Lanka e Ucraina e le macerie di Aleppo.
A Savignano sul Rubicone saranno presentati in mostra, tra gli altri, i progetti vincitori della open call 'Reset. Il Sistema Festival Fotografia racconta la società contemporanea', indetta nell'ambito del bando 'Strategia Fotografia 2020', promosso della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. (ANSA).
Fotografia: il 'Si Fest' compie trent'anni
Dal 10 al 12 settembre a Savignano sul Rubicone