Si inaugura sabato 11 settembre negli spazi del monumentale Convento di San Francesco di Bagnacavallo (Ravenna) la mostra 'Il Rituale del serpente. Animali, simboli e trasformazioni', a cura di Viola Emaldi e Valentina Rossi (fino all'8 dicembre). L'esposizione, promossa dal Comune di Bagnacavallo e organizzata dal collettivo Magma, include opere di Mark Dion, Bekhbaatar Enkhtur, Valentina Furian, Claudia Losi, Marco Mazzoni, Marta Pierobon, Luigi Presicce, Lorenzo Scotto di Luzio, Dana Sherwood, Filippo Tappi, Davide Rivalta, Emilio Vavarella.
Il titolo della mostra, 'Il rituale del serpente', riprende l'omonimo libro di Aby Warburg, che raccoglie una conferenza tenuta dallo studioso in cui evoca il terrore primitivo del serpente, l'animale che forse più di ogni altro attiva una carica fobica su altri esseri viventi, compreso l'uomo.
Il progetto espositivo nasce da alcune riflessioni intorno all'opera d'arte simbolo dell'identità culturale di Bagnacavallo: l'incisione San Gerolamo nello studio di Albrecht Dürer, datata 1514 e conservata nel Museo Civico delle Cappuccine, che raffigura il Santo insieme al leone che aveva ammansito togliendogli una spina dalla zampa. Proprio da quest'opera parte la riflessione sulla mostra, "per indagare attraverso l'arte contemporanea l'attualità della simbologia che accompagna il legame tra uomo e animali ed esplorare il modo in cui oggi gli artisti visivi esprimono questo particolare rapporto di convivenza tra specie alla luce della 'dominazione' consumistica e autodistruttiva dell'essere umano".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it