Emilia Romagna

Elezioni a Bologna: la campagna stenta ad accendersi

Vince il fair play, molti confronti fra Lepore e Battistini

Matteo Lepore, Fabio Battistini, Stefano Sermenghi e Dora Palumbo

Redazione Ansa

Stenta ad accendersi, a Bologna, la campagna elettorale in vista delle comunali che il 3 e 4 ottobre sceglieranno chi sarà il successore di Virginio Merola, il sindaco che sta completando il suo secondo mandato. E' cominciata la penultima settimana e cominciano a vedersi i leader nazionali: al fianco di Fabio Battistini, civico sostenuto dal centrodestra, è arrivato il leader della Lega Matteo Salvini.

"La sinistra a Bologna - ha detto il leader della Lega - è molto forte nei centri, nei salotti buoni, fra banchieri e finanzieri, io preferisco le periferie e le case popolari. Pensa di aver già vinto, ma noi ce la giochiamo fino in fondo con l'obiettivo di portare Lepore al ballottaggio. E son convinto che la Lega sarà la prima forza politica del centrodestra".

Domenica, in piazza Galvani, Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia hanno annunciato una grande manifestazione: per sostenere il candidato, ma anche per rilanciare un duello a distanza per la leadership del centrodestra.

La campagna stenta ad accendersi perché l'esito sembra scontato in favore del candidato del Pd Matteo Lepore (sostenuto da una coalizione molto larga che tiene dentro anche il M5s), visti anche i precedenti: alle regionali di un anno e mezzo fa, nel Comune di Bologna, il centrosinistra guidato da Stefano Bonaccini prese più del doppio dei voti del centrodestra di Lucia Borgonzoni.

Ma anche perché è stata una campagna elettorale all'insegna del fair play e così si preannuncia anche per i prossimi giorni: lo testimonia anche il numero di faccia a faccia che vedrà impegnati i due candidati principali. Hanno già "duellato" alla Cna, domani saranno a un'iniziativa di Confesercenti. Poi, da qui all'1 ottobre, ultimo giorno utile di campagna elettorale, fra associazioni d'impresa, tv e media locali, Lepore e Battistini saranno impegnati quasi quotidianamente in un confronto diretto per ribadire i loro propositi sulla città: Lepore che vuole consolidare Bologna come "la città più progressista d'Italia", Battistini che fa delle proprie bandiere gli impegni per migliorare la sicurezza, il decoro urbano e il traffico.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it