Dopo cinque anni alla guida del Comune di Ravenna, il sindaco uscente Michele de Pascale tenta il bis. L'obiettivo, che pare alla portata, è quello di chiudere la partita già al primo turno, puntando su una coalizione di centrosinistra molto ampia che comprende anche il M5s e sul fatto che il campo del centrodestra non è riuscito a trovare l'unità e si presenta alla sfida elettorale piuttosto frastagliato.
Su tutte le altre, c'è una questione che riguarda il futuro di Ravenna e che sta concentrando le attenzioni della campagna elettorale, ovvero quella relativa allo sviluppo del porto a cui si collega in maniera molto stretta il tema della transizione energetica e i fondi che arriveranno su questo tema dal Pnrr: il polo petrolchimico, infatti, ha l'intenzione di giocare un ruolo di primo piano a livello nazionale in questa vicenda, con l'obiettivo di trovare un delicato equilibrio fra attività estrattive ed energie rinnovabili, posti di lavoro e tutela dell'ambiente, investimenti e nuove opportunità.
Il Comune di Ravenna ha anche la particolarità di essere un territorio molto vasto, secondo in Italia, per estensione, solo al Comune di Roma, con esigenze diversificate, dal litorale alla pianura agricola, dalla città d'arte patrimonio Unesco con i suoi mosaici al futuro del proprio polo industriale.
De Pascale, esponente Pd, 36 anni, negli ultimi anni ha ricoperto anche la carica di presidente dell'Unione delle province italiane. Il centrosinistra ravennate è arrivato in maniera piuttosto tranquilla alla decisione di puntare ancora su di lui. Al suo fianco, oltre al Pd, c'è il M5s che ha deciso di presentarsi in alleanza, ma anche la lista che raccoglie i vari cespugli a sinistra del Pd, 'Ravenna Coraggiosa', che in città ha in Vasco Errani, ex presidente della Regione, il principale maggiorente. C'è anche il Partito repubblicano: a Ravenna la presenza dell'Edera non è solo un revival della prima repubblica, quando il Pri in città aveva il proprio feudo elettorale. E' infatti ancora un partito radicato che raccoglie consensi, tanto che negli ultimi cinque anni ha espresso il vicesindaco.
Il suo principale avversario, con l'obiettivo di portarlo al ballottaggio è lo storico albergatore Filippo Donati che ha raccolto il sostegno di Lega e Fratelli d'Italia. Il centrodestra non è però riuscito a trovare una candidatura comune: ci sono infatti anche Alberto Ancarani (Forza Italia) e altri tre candidati (Veronica Verlicchi, Alvaro Ancini e Mauro Bertolino) che provengono da esperienze di centrodestra e, con varie sfumature, fanno esplicito riferimento a quell'elettorato.
Anche alla sinistra di de Pascale l'offerta politica è piuttosto vasta: ci sono infatti Alessandro Borganzone (Comunisti uniti), Gianfranco Santini (Potere al Popolo) e il 19enne Lorenzo Ferri (Partito comunista). Completano il quadro due candidati che si contraddistinguono per l'opposizione al Green pass: Matteo Rossini ('Riconquistare l'Italia) e Emanuele Panizza ('Movimento 3V').
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