(ANSA) - BOLOGNA, 26 OTT - La loro incisione, nel 1992, delle
"Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi con Giuliano Carmignola
direttore e violino solista ha costituito un caso discografico
mondiale, sfiorando il mezzo milione di copie vendute divenendo
termine di riferimento assoluto dell'interpretazione barocca
contemporanea. Tanto che si può dire che c'è un prima e un dopo
quella fortunata incisione.
Un florilegio strumentale barocco da Napoli a Venezia
dedicato a concerti per archi del Settecento italiano. Il
gruppo, nato a Treviso (città nota nel Rinascimento come "Marca
Gioiosa"), vanta uno stile inconfondibile, con un repertorio che
spazia dal tardo Cinquecento al Classicismo, e un interesse
particolare per la tradizione musicale veneta. Dopo essersi
esibiti nei maggiori festival musicali al mondo, con più di 30
incisioni alle spalle per etichette come Erato, Decca, Sony e
Warner (tra le tante, quelle con Carmignola, Sol Gabetta e
Cecilia Bartoli), i Sonatori de la Gioiosa Marca tornano a
Bologna dopo vent'anni d'assenza, ancora una volta capeggiati
dallo storico fondatore e primo violino Giorgio Fava, in un
programma che ripercorre la storia della musica con un respiro
da grande festival europeo.
Ideale ascoltarlo nella nitida e morbida acustica della Sala
dello Stabat Mater, dove ancora sono solo 30 i posti a sedere
disponibili alla vendita per le norme sul distanziamento anti
Covid: motivo per il quale è necessaria la prenotazione del
proprio posto al numero 331 8750957 o alla mail
conoscerelamusica@gmail.com. (ANSA).
I Sonatori de la Gioiosa Marca in concerto a Bologna
Il 28 ottobre allo Stabat Mater dell'Archiginnasio