(ANSA) - BOLOGNA, 17 NOV - Una mostra, una conferenza, un
documentario video e un concerto concludono il progetto Terzo
Movimento nell'ambito del programma Tre Istituzioni e un
Patrimonio, realizzato in collaborazione tra Servizio Patrimonio
culturale della Regione Emilia-Romagna, l'Accademia di Belle
Arti di Bologna e, per questa edizione, il Conservatorio Martini
e l'Istituzione Bologna Musei, finalizzato alla riscoperta e al
recupero di patrimoni culturali dell'Emilia-Romagna.
L'edizione 2020/21 ha coinvolto più di 50 studenti dei corsi
di Restauro, di Design, Grafica e di Filmologia dell'Accademia
che hanno preso in esame un'ampia selezione del patrimonio del
Conservatorio. Tra questi due bassorilievi in gesso del primo
trentennio del secolo scorso, presumibilmente realizzati in
occasione di una mostra della gioventù fascista, quasi
dimenticati in un deposito per circa un secolo, che sono stati
trasportati e restaurati al cimitero monumentale della Certosa
di Bologna, dove saranno fruibili dai visitatori.
Sono stati poi restaurati due dipinti del XIX secolo (il
Ritratto di Marietta Alboni di J.F. Hyacinthe Jules e un
Ritratto di Rossini di ignoto); un affresco della metà del
Quattrocento che si trova all'ingresso del Conservatorio e
raffigurante una 'Madonna col Bambino' e una serie spartiti,
partiture composte da musicisti (Tagliavini, Donatoni,
Malipiero, Ghedini, Guerrini e Fano) come prova d'esame, alcune
delle quali verranno presentate in concerto il 20 novembre dagli
allievi in Sala Bossi.
Un video, diario del progetto, realizzato dagli studenti del
corso dei Linguaggi del Cinema e dell'Audiovisivo, documenta
l'intero percorso. "Un progetto virtuoso - ha spiegato la
direttrice dell'Accademia, Cristina Francucci - che ha
caratteristiche di tipo formativo e didattico e che ha messo in
rete diverse istituzioni della città, intrecciando molte
competenze, al fine di valorizzare un patrimonio". "Un progetto
- ha aggiunto la presidente del Conservatorio, Jadranka Bentini
- che è cresciuto nel tempo e ha permesso di scoprire cose che
all'inizio non si conoscevano". (ANSA).
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