(ANSA) - BOLOGNA, 03 DIC - Si è concluso, dopo quattro
udienze, l'esame in aula di Paolo Bellini, accusato in concorso
della strage del 2 agosto 1980 insieme ai tre Nar già condannati
in via definitiva, Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi
Ciavardini, e Gilberto Cavallini, giudicato colpevole solo in
primo grado. L'ex di Avanguardia Nazionale ha risposto questa
mattina alle domande del Presidente della Corte d'Assise di
Bologna, Francesco Maria Caruso, che hanno riguardato in
particolare gli spostamenti di Bellini durante il mese di luglio
1980 e fino al 3 agosto.
Caruso ha inoltre chiesto a Bellini della notte tra l'1 e il
2 agosto 1980, che l'imputato sostiene di aver passato in
ospedale, a Parma, dal fratello Guido, per poi partire la
mattina successiva presto in direzione di Rimini assieme alla
nipote Daniela e prendere la moglie e i figli per andare in
vacanza al Passo del Tonale.
"Quella notte, ci siamo chiariti sul fatto che io avevo visto
lui e Maurizia (Maurizia Bonini, ex moglie di Bellini, ndr) in
atteggiamenti intimi. Parlammo del fatto che lui era stato
l'amante di mia moglie".
Infine Bellini è tornato a parlare della sua scelta di
collaborare con la giustizia, a partire dalla fine degli anni
'90. "Quando ero carcerato e cominciai a collaborare, la signora
Bonini (che dopo 40 anni ha fatto crollare in questo processo
l'alibi fornito all'ex marito per la mattina del 2 agosto, ndr)
mi disse anche di smettere di collaborare perché era
preoccupata. Io le consigliai di chiedere il cambio di cognome e
di ripudiarmi, loro, i miei familiari, non volevano che
collaborassi", ha sottolineato Bellini.
Terminato l'esame, ora la Corte sta decidendo se consentire
ai legali dell'imputato di riconvocare l'ex moglie di Bellini e
altri tre familiari: la nipote Daniela, e i cognati Marina e
Michele Bonini. (ANSA).
Strage Bologna: dopo 4 udienze termina l'esame di Bellini
Ora Corte deciderà se far tornare in aula suoi familiari