(ANSA) - MILANO, 11 DIC - Ribelle, rivoluzionario,
antifascista: Guido Picelli viene spesso ricordato come il
comandante delle Barricate di Parma del 1922, quando con i suoi
Arditi del popolo respinse i fascisti nei rioni proletari della
città. Ma, nel centenario della nascita del Pci, un nuovo libro
intitolato 'La mia divisa' (Bfs edizioni, 158 pp), curato da
William Gambetta, intende ripercorrere la sua attività politica
e intellettuale, rileggendo i suoi discorsi pronunciati da
parlamentare.
Non solo uomo d'azione e soldato quindi: Gambetta, dottore di
ricerca in Storia all'università di Parma e in Scienze umane
all'università di Modena e Reggio Emilia e ricercatore del
Centro studi movimenti, ha preso in considerazione la sua
attività come dirigente del Partito socialista e poi di quello
comunista, pubblicando i suoi scritti e i discorsi pronunciati
come deputato dal 1921 al 1926 con l'obiettivo di "sottrarlo a
quella distorsione politica che è stata fatta della sua figura e
di restituirle lo spessore umano e intellettuale che ebbe".
La sua 'divisa' è quella che indossa anche in Parlamento,
rimanendo fedele a un'idea di società segnata dalla radicale
opposizione alle classi dominanti, tanto in età liberale quanto
in quella fascista. Perseguitato da Mussolini, Picelli fuggì
all'estero e poi tornò a combattere in Spagna, morendo con le
Brigate internazionali sul fronte di Madrid, nei primi giorni
del 1937. Ma se le sue abilità di uomo d'azione sono sempre
state note e celebrate, il libro di Gambetta intende studiare il
suo percorso politico e intellettuale per dare un ritratto
completo di uno dei personaggi più importanti nella lotta al
fascismo. (ANSA).
'La mia divisa', gli scritti politici di Guido Picelli
Non solo combattente, pubblicati i suoi discorsi da parlamentare