"Sono molto onorata di cominciare il mio nuovo incarico di direttrice musicale del Teatro Comunale di Bologna, un luogo dalla storia antica e gloriosa che ha avuto direttori come Celibidache, Chailly, Mariotti: sento quindi la responsabilità di continuare questa tradizione con l'obiettivo di migliorare ancora l'orchestra e che dalla nostra collaborazione possa nascere un 'nostro suono', in maniera da ottenere delle ottime performance, e che i nostri concerti siano sempre eventi culturali importanti". Sono le prime parole pronunciate da Oksana Lyniv, la musicista ucraina arrivata ieri sotto le Due Torri per il suo primo impegno come direttrice musicale dell'orchestra della Fondazione bolognese (la prima in Italia), cui è stata chiamata per i prossimi tre anni.
Il 14 e 15 gennaio il primo concerto all'Auditorium Manzoni dedicato a musiche di Strauss (Morte e trasfigurazione) e di Wagner (il primo atto dall'opera La Valchiria) che ha cominciato a provare ieri, al suo ritorno in città dopo le due prove della scorsa primavera, quando scoccò la scintilla tra lei e il complesso bolognese. "Penso che Bologna e il suo teatro siano stati sempre all'avanguardia - ha aggiunto Oksana Lyniv in una affollatissima conferenza stampa - Abbiamo l'opportunità per essere da esempio nell'iniziare con questa collaborazione una nuova storia. Per le produzioni future vorrei invitare giovani assistenti da tutto il mondo dando la precedenza a direttrici donne per dare il buon esempio".
Accolta dal sovrintendente Fulvio Macciardi e dal sindaco e presidente del Comunale, Matteo Lepore, Oksana Lyniv ha parlato anche del suo interesse per l'Italia, "un Paese molto importante per la storia della musica. Il teatro Comunale e la sua orchestra sono i più wagneriani d'Italia, e questo mix, a metà tra la tradizione tedesca e la tradizione italiana, trovo che sia molto interessante. Non mi aspettavo un'offerta di questo tipo. Ma sono già innamorata della città e dell'Orchestra: una sensazione che ti senti dentro, devi fidarti dell'orchestra che hai davanti a te. Nelle prime prove di ieri dedicate a Richard Strauss, ho trovato una compagine molto flessibile e per me questa è stata la cosa più importante. Orchestra e direttore devono essere come un solo strumento, un solo corpo. E non tutte le orchestre sono così", ha aggiunto.
"Abbiamo bisogno di allargare il pubblico e di essere in una dimensione internazionale - ha spiegato Matteo Lepore - e dunque, la scelta che abbiamo fatto su una figura come la tua, per il percorso che hai fatto a livello internazionale, speriamo siano di buon auspicio anche per te e per il futuro. A Bologna lavorano 26.000 persone nel campo della cultura e molte persone dal resto d'Italia e dall'Europa scelgono Bologna per questo. Quindi sono convinto che grazie alle stagioni del Comunale tantissimi giovani si innamoreranno della musica e dell'opera, e si ricorderanno che grazie alla tua direzione hanno iniziato un percorso di conoscenza e di una dimensione culturale per noi totalmente identitaria. Perché Bologna è una città che vive per tante generazioni che amano la cultura. Mai come nei prossimi anni abbiamo bisogno di aprire il Teatro Comunale - ha proseguito il sindaco - di far capire che lì dentro ci sono persone che lavorano e che dal Teatro Comunale possono nascere progetti. Per questo metteremo risorse anche nuove. Questa sarà la stagione in cui il Comune, insieme ad altri soci, investirà di più e nei prossimi anni il Teatro riceverà risorse come non ne ha mai ricevute. Chiediamo alla città di credere in te e nel Teatro Comunale e a noi di essere più ambiziosi".
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