La Corte di assise di Ferrara ha condannato a 16 anni Pier Paolo Alessio, che il 20 novembre 2019 provocò la morte della nonna Maria Luisa Silvestri, 71 anni, colpendola a pugni e calci. I giudici hanno riconosciuto il reato di omicidio preterintenzionale, mentre il pm Barbara Cavallo, che aveva chiesto la stessa pena, con la prevalenza delle attenuanti sulle aggravanti, aveva sostenuto però l'omicidio volontario con il dolo eventuale.
Dopo aver cenato nella pizzeria della madre a San Martino, Alessio, 25 anni, e la nonna tornarono verso a casa insieme sulla stessa auto, verso Ferrara dove abitavano, a Pontelagoscuro. Giunti tra via del Lavoro e via Marconi lui iniziò a picchiarla. Secondo una perizia medico-legale l'anziana non morì per le botte, come si era ipotizzato in un primo momento, poiché questa azione fu una concausa di un infarto. Per la Procura, conoscendo le condizioni della donna, l'imputato accettò il rischio di poterla uccidere. Ipotesi a quanto pare esclusa dal giudice: "La nostra linea - ha spiegato il difensore, Pasquale Longobucco - è che non si poteva parlare di omicidio volontario perché il mio assistito non voleva la morte della nonna e non è detto che conoscesse il quadro clinico e le conseguenze del suo gesto". Alessio è attualmente ai domiciliari. (ANSA).
Uccise la nonna, 16 anni per omicidio preterintenzionale
La sentenza a Ferrara, la picchiò e l'anziana morì di infarto