I cinema, in particolare quelli più piccoli, sono in crisi per gli effetti della pandemia. A Rimini gli esercenti di tre strutture della Romagna si mobilitano e si sono dati appuntamento per lanciare un grido d'allarme alle istituzioni: "Bisogna fare di più e bisogna farlo ora.
Da meno di un mese si è concluso il periodo di Natale, che per i cinema rappresenta il periodo di maggiori incassi. Eppure il calo di pubblico che hanno registrato è stato del 75% rispetto al 2019. Le sale cinematografiche sono state chiuse per un anno e mezzo durante la pandemia, riaprendo solo nel settembre 2021. Enormi le perdite economiche lamentate dal settore. "Chiediamo aiuto a gran voce alle nostre associazioni di categoria", affermano i tre direttori, al fine di "ottenere maggiori fondi e sussidi per la sicurezza dei lavoratori, e stabilire delle regole che mettano al centro anche l'esercente".
A partire da una "finestra che regoli una volta per tutte il tempo di uscita di un film tra le sale e le piattaforme, che ora non supera i trenta giorni ed è davvero troppo poco".
Gli esercenti chiedono inoltre di prorogare le misure di sostegno al lavoro, la cassa straordinaria Covid, di poter accedere agli ammortizzatori e a misure di sostegno al reddito.
All'incontro hanno partecipato anche i sindaci di Rimini Jamil Sadegholvaad e di Santarcangelo di Romagna Alice Parma, mostrando la loro solidarietà al settore. (ANSA).
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