(ANSA) - BOLOGNA, 01 FEB - La Regione Emilia-Romagna ha approvato una legge ad hoc, di iniziativa della Giunta, che riconosce e potenzia un patrimonio diffuso fatto di case e studi delle persone illustri: sono più di 90 i luoghi finora individuati, per i quali la nuova normativa disciplinerà interventi per la conservazione e promozione, sviluppando le attività per la tutela e la fruizione pubblica, la partecipazione dei privati e la messa in rete di questo patrimonio della comunità. "Valorizziamo luoghi che preservano i segni di chi vi ha operato - spiega l'assessore regionale alla cultura, Mauro Felicori - arricchendo la nostra possibilità di capirli a distanza di tempo.
C'è la casa di Ludovico Ariosto, a Ferrara, e la casa-museo, fantasiosa e colorata, di Tonino Guerra a Pennabilli, nell'alta Valmarecchia. C'è la dimora natale, ora museo multimediale, di Giuseppe Verdi a Roncole Verdi, in provincia di Parma, il Museo Casa Pascoli a San Mauro Pascoli (Forlì-Cesena) e l'edificio, a Bologna, dove Giosuè Carducci abitò dal 1890 alla morte. Poi, ancora, le case di Morandi, Fellini, Zavattini, Marconi. Quasi trenta di queste strutture sono a gestione pubblica, le altre, qualora aperte e visitabili, sono gestite da privati (19), fondazioni (16), associazioni e realtà del Terzo settore (15).
Una decina non sono censibili per questioni di eredità. Tutte conservano le tracce dei tanti "illustri" che hanno contribuito a fare la storia dell'Emilia-Romagna.
Come il pittore Remo Brindisi, il cui soggiorno estivo a Lido di Spina (Ferrara) è stato trasformato in casa-museo, con arredi di design. O il collezionista, musicologo e scrittore Luigi Magnani, la cui villa dei Capolavori a Mamiano di Traversetolo (Parma), sede della Fondazione Magnani-Rocca, ne ospita la collezione d'opere d'arte, mentre a Savignano sul Rubicone, nel Museo di Secondo Casadei, si possono ammirare strumenti musicali, spartiti, immagini e dischi d'epoca del re del liscio.
(ANSA).
Cultura: E-R, ok a legge su case e studi persone illustri
Promozione 90 luoghi, da Ariosto a Verdi, da Pascoli a Carducci