(ANSA) - PARMA, 01 FEB - Un invito alla danza sulla tastiera.
Giuseppe Albanese è protagonista il 3 febbraio alle 20.
Nate per soddisfare un'esigenza pratica, quella di riprodurre
musica per orchestra in spazi e con mezzi ridotti, le
trascrizioni pianistiche diventano dalla metà dell'Ottocento in
poi un vero e proprio genere, banco di prova per i virtuosi
della tastiera e occasione per esplorare tutte le risorse
timbriche, le potenzialità tecniche dello strumento, sfociando
in vere e proprie riletture delle composizioni originarie.
Esempio forse più celebre, le nove Sinfonie di Beethoven
trascritte da Franz Liszt.
"Le trascrizioni per strumento solo di pezzi orchestrali -
spiega lo storico della musica Giuseppe Martini - sono nate non
potendo disporre di un'orchestra e di un mezzo per riprodurne il
suono, ma il guadagno pratico è compensato dalla perdita di
dinamiche e timbri. Il mestiere del trascrittore si è così
divaricato fra scopi pratici (trasposizioni di partiture
operistiche o sinfoniche) e il diritto creativo (offrire un
punto di vista critico su un testo)". Vincitore del Premio
Venezia nel 1997 e del Vendome Prize nel 2003, Giuseppe Albanese
è tra i pianisti più richiesti della sua generazione. (ANSA).
Giuseppe Albanese al Regio di Parma danza con la tastiera
Il 3 febbraio con brani trascritti per pianoforte