(ANSA) - BOLOGNA, 10 FEB - Il direttore e pianista israeliano Omer Meir Wellber, artista eclettico da sempre aperto alla sperimentazione, all'inclusione e all'abbattimento di frontiere, torna sul podio della Filarmonica Toscanini il 18 e 19 febbraio all'Auditorium Paganini di Parma (alle 20.30 e alle 18) e il 21 al Teatro Arcimboldi di Milano.
Il programma, uguale per i tre appuntamenti, si apre con 'Ciò che resta', brano del 2017 che inaugura la residenza artistica della compositrice Silvia Colasanti, e culmina con uno dei capolavori del repertorio sinfonico del primo Novecento, la Sinfonia N. 4 in sol maggiore di Gustav Mahler. La voce solista è quella del soprano Adriana Gonzalez, vincitrice nel 2019 del concorso Placido Domingo Operalia. "Ciò che resta è un precipitato della storia, del passato con cui si continua incessantemente a dialogare - ricorda Silvia Colasanti - per infine comprendere a fondo la propria identità e il proprio presente". Quasi un manifesto compositivo che si sposa perfettamente con la poetica mahleriana, la cui quarta sinfonia chiude mirabilmente il primo periodo della produzione sinfonica del compositore boemo. Omer Meir Wellber sarà poi protagonista, il 17 alle ore 20.30 di Salotto Toscanini, con un programma cameristico improntato sulla sperimentazione, dedicato a due compositori come Zoltan Kodaly e Alfred Schnittke: il Duo per violino e violoncello Op.7 e il Trio per violino, violoncello e pianoforte. Insieme a Wellber, il primo violino e il primo violoncello della Filarmonica Toscanini, Mihaela Costea e Pietro Nappi. (ANSA).
Omer Meir Wellber dirige La Toscanini a Parma e Milano
In programma musiche di Colasanti e di Mahler