Emilia Romagna

Alimentare:in E-R progetto per creare il pomodoro del futuro

'Di qualità, resistente alle malattie e sostenibile per ambiente

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 24 FEB - Creare un pomodoro da industria che sia di alta qualità e resistente alle malattie, che possa essere coltivato con un minore uso di fitofarmaci o pesticidi dimostrandosi sostenibile per l'ambiente, per il territorio e per le aziende produttrici. Questa la sfida del progetto Va. Po.Re., piano di durata biennale che riunisce Tera Seeds, realtà sementiera di Gambettola, nel Cesenate, specializzata nella ricerca, miglioramento genetico e riproduzione delle sementi; Ri.Nova, ente di ricerca nelle produzioni vegetali di Cesena; Conserve Italia, titolare - tra gli altri - dei marchi Cirio e Valfrutta, e il Crea principale ente di ricerca italiano dedicato alle filiere agroalimentari.
    Il progetto vede anche la partecipazione di Irecoop Emilia-Romagna, l'ente di formazione di Confcooperative, della cooperativa sociale For.B di Forlì e di diverse aziende agricole nel territorio emiliano-romagnolo "L'obiettivo - spiegano Enrico Belfanti, referente per Tera Seeds, e Stefania Delvecchio, responsabile del progetto per Ri.Nova - è quello di garantire alle aziende di trasformazione un pomodoro che sia, al tempo stesso, di elevata qualità, che garantisca ottime rese produttive e che sia resistente ai due grandi nemici fungini di questa produzione: peronospora e alternaria.
    A giudizio dei due ricercatori, "i primi risultati sono molto incoraggianti: siamo partiti mettendo a dimora 20 diversi genotipi di pomodoro da industria selezionati fra centinaia di materiali, frutto della ricerca avviata già da anni e, alla fine del primo anno di progetto abbiamo ristretto la rosa a 4 varietà promettenti. Su queste varietà svolgeremo, nei prossimi mesi, prove ancora più approfondite dal punto di vista agronomico" La sanità delle piante in campo sarà valutata dal Crea che analizzerà i sintomi su foglie e frutti per individuare i ceppi fungini realmente diffusi in Emilia Romagna e identificare le varietà efficaci nel contrastare alternaria e peronospora mentre a valutare i risultati qualitativi saranno i tecnici di Conserve Italia (ANSA).
   

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