Gli albergatori romagnoli sono in moto per accogliere i profughi provenienti dall'Ucraina. I primi a raggiungere la riviera sono stati accolti in alcune strutture di Rimini ma altre camere sono pronte su tutto il litorale, come spiega l'associazione Riviera Sicura che riunisce circa 250 strutture ricettive romagnole. "La categoria degli albergatori è sempre stata legata a filo doppio con l'Ucraina - spiega l'albergatore e presidente dell'associazione, Giosuè Salomone - Quasi tutti gli alberghi della Riviera romagnola hanno almeno un dipendente che proviene dall'Ucraina".
E così, con le immagini dei profughi che lasciavano le loro città con l'avanzare dell'esercito russo, nelle chat degli albergatori romagnoli ci si è organizzati per l'accoglienza. "Alcuni sono arrivati ieri sera - riporta Salomone - Ne aspettiamo altri 26 nel corso della giornata, ma ce ne aspettiamo centinaia nei prossimi giorni". Sarà una situazione non semplice da gestire, perché la maggioranza delle strutture in questo periodo è chiusa, e dunque vanno riattivate, anche dal punto di vista del personale.
"Difficile approntare nell'arco di poche ore un'apertura straordinaria", afferma l'albergatore. "Siamo riusciti a recuperare una sessantina di camere. Ci auguriamo di arrivare a qualche centinaio nell'arco di qualche giorno". L'obiettivo è quello di accogliere nel giro di pochi giorni "300, 400 profughi", anche se non si conosce ancora la mole di persone che arriverà sul territorio. Gli albergatori sono in contatto con l'associazioni Italia-Ucraina per aggiornamenti. "In questo momento ci sono tre pulmini in arrivo verso la Romagna pieni di profughi", afferma l'albergatore.
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