(ANSA) - RIMINI, 05 MAR - L'hotel Brenta, un tipico albergo a
gestione famigliare romagnolo, si apprestava a fare il tutto
esaurito per il Sigep, la grande fiera internazionale del gelato
di Rimini in programma tra qualche giorno. Tutto è cambiato con
l'invasione russa in Ucraina e l'arrivo dei profughi in città
dove vi sono molti lavoratori originari di quel Paese.
Arrivano "a tutte le ore del giorno, che siano le tre di
notte o mezzogiorno. Infatti abbiamo la cucina h24", spiega.
"Sono sfiniti perché fanno tantissime ore di viaggio. Molti non
hanno neanche le scarpe, donne senza indumenti intimi, non
mangiano da giorni".
Anche l'albergatore ha bambini piccoli come le sue ospiti e
ad essergli rimasto impresso è un bambino ucraino di 5 anni.
"L'unico gioco che sapeva fare - racconta - era quello di
sparare ai russi per difendere il padre. Erano le due di notte,
non riusciva a dormire. Ci siamo messi lì per due o tre ore, ho
tirato fuori tutti i giochi dei miei bambini e siamo riusciti in
qualche modo a convincerlo che c'era altro oltre a quello che
faceva lui".
"È difficile accettare che un bambino di 5 anni possa
guardare nel nulla", aggiunge Barone. L'albergatore ha ceduto i
clienti che avevano prenotato per il Sigep ad altre strutture
della zone, tranne "3-4 camere. Quando hanno saputo di questa
situazione hanno detto 'Noi rimaniamo, così se ti serve una
mano, ben volentieri, siamo lì. Anzi ti portiamo giù anche
qualcosa'". (ANSA).
Ucraina: albergatore Rimini, profughi 'arrivano a tutte le ore'
'Cucina aperta h24, sfiniti dopo il viaggio. Apro altro hotel'