Emilia Romagna

Ucraina: appello Lepore-Zuppi ai bolognesi, accogliete profughi

Trovati 80 alloggi su 300. Una task force per l'emergenza

Redazione Ansa

Una task force guidata dall'assessore al Welfare Luca Rizzo Nervo per coordinare tutte le iniziative sull'accoglienza dei profughi ucraini, e un video-appello del sindaco Matteo Lepore e del cardinale Matteo Zuppi per chiedere ai bolognesi di fare la loro parte e mettere a disposizione casa propria o una stanza per dare sostegno a chi scappa dalla guerra. "Facciamo spazio", è il messaggio lanciato dall'arcivescovo di Bologna. Sono due delle iniziative presentate oggi dal primo cittadino, insieme all'assessore al Welfare del Comune.
    La task force, che sarà operativa da lunedì, ha attivato una mail (Bolognaperucraina@comune.bologna.it) per chiedere informazioni, offrire aiuto, mettere a disposizione dei profughi una casa, o dare disponibilità ad accoglierli nel proprio appartamento. Sono già arrivate anche offerte di lavoro. Sono previsti rimborsi per chi mette a disposizione una casa per accogliere chi scappa dalla guerra, e da quando è stata creata la mail sono già arrivate una decina di disponibilità di alloggi.
    Per quanto riguarda invece le persone che provengono dall'Ucraina, dopo la registrazione in Questura, possono compilare un modulo on-line sul sito del Comune per chiedere ospitalità o informare del proprio arrivo. Le persone saranno ricontattate per avere informazioni e accedere alla rete dei servizi di accoglienza. Il decreto legge del 28 febbraio prevede a livello nazionale un incremento di 13mila posti dei Cas e un potenziamento di ulteriori 3mila posti del sistema di accoglienza e integrazione Sai.
    "Per il sistema di accoglienza diffusa che fa capo ai Comuni e per Bologna al Sai metropolitano - ha spiegato Lepore - questo significa la disponibilità attuale di 300 posti. Sono già stati individuati e allestiti 80 posti, bisogna trovare gli altri".
    Martedì prossimo ci sarà poi una riunione con i dirigenti scolastici per organizzare l'inserimento a scuola dei tanti bambini in arrivo (circa il 40% del totale)i. "Vogliamo che nessuno sia invisibile", ha detto l'assessore Rizzo Nervo.

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