Alla fine del 2021 le imprese con titolare straniero in Emilia-Romagna sono salite a quota 53.192, 2.
Negli ultimi tre mesi dell'anno, sempre rispetto allo stesso periodo del 2020, si è arrestata la tendenza negativa delle altre imprese, quelle non straniere, lievemente aumentate (+360 unità, +0,1%) e risalite a quota 347.488. La crescita complessiva delle imprese regionali è quindi soprattutto da attribuire a quelle a conduzione non italiana. L'andamento delle imprese condotte da stranieri è assai diverso se si considerano due sottoinsiemi non disgiunti: le aziende di donne e quelle di giovani. A fine 2021, le imprese femminili erano 12.065 pari al 22,8% del totale delle imprese straniere della regione. Sono concentrate in sei divisioni di attività: soprattutto nel commercio al dettaglio (19,5%) e nella ristorazione (15%), quindi negli altri servizi per la persona, parrucchiere centri estetici ecc. (10,7%), nell'attività manifatturiera delle confezioni (8,3%), nel commercio all'ingrosso (6,9%) e nei servizi per edifici e paesaggio, pulizie (5,3%). Sempre a fine anno le imprese giovanili sono risultate 8.296, pari al 15,6% delle imprese straniere dell'Emilia-Romagna. Sono fortemente concentrate in tre divisioni di attività: nelle costruzioni (27,9%), quindi nel commercio al dettaglio (16,8%) e nella ristorazione (12,6%). (ANSA).
Imprese: E-R, le straniere spingono crescita, +5% nel 2021
La più rapida degli ultimi 10 anni secondo i dati di Unioncamere