Da un lato la transizione ecologica, dall'altro la riduzione delle disuguaglianze, per rendere più accessibile le tecnologie ai cittadini. Sono i due pilastri su cui regge il Piano di innovazione digitale 2022-24 di Bologna, presentato dal sindaco, Matteo Lepore, e dall'assessore all'Agenda digitale e Uso civico dei dati, Massimo Bugani.
Il Piano prevede anche un corso sulla cybersecurity, e il Comune assumerà personale per entrare dentro l'Amministrazione.
"Avremo dei tecnici informatici che eviteranno hackeraggi nel sistema del Comune, poi investimenti per fare ricerca e sviluppo sul 'gemello' digitale della città, cioè una copia digitale di Bologna che permetterà ad esempio di fare simulazioni sul traffico, il meteo e la manutenzione del territorio, quindi risparmiare molte risorse prevedendo nel futuro quello che potrà accadere".
Altro punto è la gestione della mobilità delle persone, che permetterà di dare ai cittadini informazioni su come si possono muovere in tempi più semplici. "Tecnologie fondamentali anche in vista dei cantieri del tram e del Passante autostradale.
Possiamo rendere il traffico di Bologna più fluido se usiamo le tecnologie", ha concluso il sindaco. Per l'assessore Bugani il nuovo piano digitale "è come una nuova rete idrica, molti servizi nei prossimi anni passeranno in digitale in tutta Italia. È un progetto ambizioso che si muove su basi solide".
(ANSA).
Bologna guarda al futuro con un Piano di innovazione digitale
Per rendere più accessibili le tecnologie ai cittadini