Negli ultimi cinque anni in provincia di Rimini la copertura vaccinale pediatrica per il morbillo è passata dal 77% al 90%. "Un ottimo risultato", lo definisce il direttore dell'unità operativa Tutela salute famiglia dell'Ausl Romagna, Maurizio Bigi, considerato che "il territorio continua ad avere delle forti resistenze" alla vaccinazione.
Il direttore ritiene che "la causa prima di questo successo sia la legge" che ha introdotto l'obbligo. E lo dice a margine della presentazione del rinnovato hub vaccinale pediatrico di Rimini che negli ultimi anni, in particolare con la spinta della legge, ha triplicato i suoi spazi. Oggi i nuovi corridoi pitturati con paesaggi marini e vegetazione, rendono l'ambiente più accogliente per i piccoli pazienti.
Attualmente in provincia di Rimini vi sono quasi 1.500 minori provenienti dall'Ucraina a seguito della guerra. In quel Paese il tasso di vaccinazione è molto basso, ma le attuali coperture raggiunte dal territorio riminese "ci consentono di pensare di avere un buon livello di protezione", afferma Biagi. I piccoli profughi possono accedere gratuitamente e liberamente, senza prenotazione, all'hub.
Resta basso tra i residenti, invece, il tasso di copertura vaccinale anti-Covid tra i minori. Una maggiore adesione alla campagna avrebbe aiutato a contenere le ultime ondate, spiega il direttore sanitario dell'Ausl Romagna, Mattia Altini. "Non è che se avessimo avuto qualcosa in più", in termini di copertura, "avremmo cambiato le dinamiche epidemiologiche di questo momento. Però sicuramente avremmo ridotto percentualmente alcuni contagi", dice. (ANSA).
Vaccini: aumentata la copertura contro il morbillo a Rimini
'Ottimo risultato, così proteggiamo anche i bimbi ucraini'