(ANSA) - ROMA, 05 APR - Tra la pandemia e la guerra in
Ucraina stanno accadendo cose "che stravolgono i nostri pensieri
sul futuro. Spero solo che saremo ancora in grado di sognarlo
con gli occhi grandi di chi ha speranza in ciò che verrà".
Volevo fare qualcosa di speciale e ho pensato a dare risposta a
una domanda che mi faccio da 29 anni, cosa sarebbe potuto
succedere nella mia vita se non fossi diventata famosa. Così una
notte ho scritto la storia sul telefonino e ho 'controproposto'
ad Amazon di realizzare un docufilm che fosse una sorta di
sliding doors". Durante il lockdown "ho capito - aggiunge in
conferenza stampa - di avere bisogno di fare un riassunto della
mia vita fino a lì".
Vediamo così, in parallelo, l'artista raccontarsi in prima
persona dall'esordio a 8 anni in piano bar con il papà Fabrizio,
fino al Golden Globe vinto e all'Oscar perso dello scorso anno.
Parallelamente conosciamo un'altra Laura, quella che non ha
vinto Sanremo e vive portando avanti un laboratorio da
ceramista, crescendo da sola il figlio Marcello. "Non volevo
esaltare la mia carriera, l'autocelebrazione non mi interessa,
volevo fosse un viaggio introspettivo" sottolinea. L'ultima
generazione "è abituata a legare molto l'idea di successo legato
alla fama, ai like, ai social, lo vedo anche con mia figlia. Ma
non siamo la nostra immagine". (ANSA).
Laura Pausini, pandemia e guerra stravolgono le idee sul futuro
Popstar, 'Piacere di conooscerti' docufilm 'sliding doors'