Si è detto "molto riconoscente" per l'"opportunità incredibile" che gli è stata data, il cantautore romano Achille Lauro, ovvero quella di partecipare al prossimo Eurovision Song Contest rappresentando, a Torino, la Repubblica di San Marino. "Credo che al di là del Paese" che si rappresenta, l'Eurovision "sia un'esperienza importante per tutti", ha detto in visita sul monte Titano.
La manifestazione canora riunisce tutti i popoli d'Europa in un momento in cui nel cuore del continente c'è una guerra, quella in Ucraina. Come vive un artista questo appuntamento considerando il periodo di ostilità? "Essendo io molto vicino a temi come questo, il sociale - ha detto l'artista a margine della conferenza stampa - partecipare a una rappresentazione musicale mi mette sempre in difficoltà. Mi mette in imbarazzo promuovere il tour. È difficile dimostrare felicità quando ci sono problemi ben più grossi", ammette Lauro. "D'altra parte - aggiunge - spero che, come la storia insegna, la musica possa unire, soprattutto in questa occasione, i vari popoli e dimostrare che si possa ancora pensare di cambiare".
L'Eurovision Lauro lo vive come "una tappa intermedia" della sua carriera, come del resto dice di vivere ogni cosa. "Molti direbbero che la mia carriera è abbastanza avanti e che ho già avuto grandi successi - ha affermato - però per me c'è sempre un traguardo successivo. Essendo partito da niente, quello che ho oggi è tantissimo, mi sento molto fortunato, ma c'è sempre un passo successivo. Quindi questa", l'Eurovision appunto, "è una tappa intermedia che cercheremo di giocarci al meglio".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it