(ANSA) - GENOVA, 25 APR - La recente conferma della presenza
di Leonardo in località Pierfrancesco di Gropparello, vicino a
Bobbio (Piacenza), scoperta da un gruppo di scienziati guidati
da Andrea Baucon dell'Università di Genova e Gerolamo Lo Russo
del Museo di Storia Naturale di Piacenza, rafforza la teoria
dello sfondo bobbiese della Gioconda. Lo sottolinea in una nota
la ricercatrice Carla Glori, autrice della teoria scientifica
che localizza il paesaggio alle spalle della Gioconda in quello
di Bobbio, visto dal castello Malaspina Dal Verme.
Dai paleontologi mi è giunta conferma che gli icnofossili tipici
di Pierfrancesco si trovano in Bobbio, raggiungibile facilmente
da Leonardo a schiena d'asino".
"Che quel territorio fosse di grande interesse geologico per
Leonardo lo avevo scritto nel 2011, ma la recente scoperta
pubblicata da Rips, rivista specializzata in geologia di livello
mondiale, ha valore scientifico assoluto" spiega ancora Carla
Glori.
Nei mesi scorsi, la ricercatrice aveva pubblicato un articolo
sui disegni murali del castello Malaspina Dal Verme dedicati al
giostratore Galeazzo Sanseverino, mecenate e amico di Leonardo,
ipotizzando che l'artista ne avesse quantomeno supervisionato in
loco il progetto. E proprio da quel castello la sua teoria
colloca la veduta del paesaggio della Gioconda, identificata in
Bianca Giovanna Sforza moglie del Sanseverino. Ma la Val Trebbia
era famigliare a Leonardo anche "a tavola", perché nella sua
vigna di Milano coltivava la malvasia di candia aromatica,
tipica della Val Tidone, come ha rivelato nel 2015 la
comparazione del dna fatta sul vitigno autoctono dall'Università
di Agraria di Milano. "Le evidenze scientifiche convergono nel
localizzare Leonardo nel paesaggio della Gioconda. Per il resto
- aggiunge la ricercatrice - confido nella frase di Leonardo: La
verità solo fu figliola del tempo". (ANSA).
Bobbio sullo sfondo della Gioconda, studi rafforzano la tesi
Ricercatrice, importante conferma da studiosi sugli icnofossili