"Domani presenteremo al presidente Mattarella una parte d'Italia che funziona bene. Dopo 10 anni, avere pienamente ricostruito quasi il 95% di ciò che era distrutto o inagibile per un terremoto che si stima attorno ai 13-14 miliardi di euro di danni è qualcosa di molto importante".
"Abbiamo deciso di non fare delle new town - ha sottolineato Bonaccini - ma di rischiare di metterci qualche anno in più e fare in modo che le persone tornassero a vivere esattamente dopo lo facevano prima". Negli anni sono stati concessi complessivamente contributi per quasi 6,5 miliardi di euro, erogati alle famiglie e alle imprese delle aree colpite. Di questi, già liquidati oltre 5 miliardi di euro. Sono 17.500 abitazioni ripristinate e 27 mila persone rientrate nelle proprie case, 570 le scuole ripristinate o ricostruire ex novo, seimila piccole attività commerciali, artigiane e dei servizi rese di nuovi agibili, 3.500 aziende industriali e agricole ristrutturate e altre 1.550 imprese che hanno potuto mettere in sicurezza i propri stabilimenti o spazi di produzione in nome della prevenzione futura. Ancora: 1.000 interventi nei centri storici per la riqualificazione o nuove aperture di botteghe, uffici, attività artigianali e professionali e 330 chiese riaperte al culto.
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